GLI OBIETTIVI

Il progetto si riferisce alle azioni mirate per la biodiversità vegetale, tra cui le principali sono:

  • Preparazione di materiale sano (seme, barbatelle, astoni, portainnesti) per la sua reintroduzione e diffusione nei territori di origine e mantenimento della selezione conservatrice” (n.6)
  • Conservazione in situ delle risorse genetiche a rischio di erosione genetica di interesse per il territorio lombardo” (n.7)
  • Promozione di una rete di salvaguardia che raccolga le risorse genetiche ritenute importanti per le comunità rurali locali ed a rischio di erosione genetica” (n.8)
  • Conservazione ex situ delle risorse genetiche di interesse per il territorio lombardo in collaborazione con Istituzioni scientifiche di comprovata capacità nel settore” (n.9)
  • Caratterizzazione morfologica e genetica delle risorse in collaborazione con Istituzioni scientifiche di comprovata capacità nel settore”.

Il progetto inoltre fa riferimento anche alle azioni di accompagnamento:

  • Redazione di schede morfologiche, ampelografiche, pomologiche di ciascuna risorsa genetica al fine di consentire a tecnici, agricoltori e funzionari preposti al controllo, di riconoscere le risorse genetiche autoctone come effettivamente appartenenti allo standard” (n.2)
  • Attività di informazione, disseminazione, redazione di report finalizzate a favorire il trasferimento delle informazioni al mondo agricolo e la diffusione delle conoscenze” (n.4)

Gli obbiettivi del progetto sono:

  • Obbiettivo 1: implementazione della Rete di centri di ricerca, pubblici e privati, collegati in modo operativo con aziende agricole-partner che fungono da moltiplicatori di semente per specie ortive marginali o ad esse assimilabili (cfr CORE-SAVE).
  • Obbiettivo 2: acquisizione di materiale genetico (semi e tuberi) di varietà ortive marginali di interesse del progetto, poco rappresentate o non attualmente disponibili presso la Banca del Germoplasma vegetale dell’Università di Pavia, da altre banche (es. USDA, IPK, CNR Bari, CREA) e da agricoltori custodi. Individuazione definitiva delle varietà ortive locali da trattare a vari livelli di approfondimento nel progetto sul piano morfologico, genetico e colturale per la produzione di semente (non meno di 5).
  • Obbiettivo 3: caratterizzazione genetica via sequenziamento del genoma (WGS – Whole Genome Sequencing) di varie landraces (minimo 10) per identificazione della loro origine e distanza genetica tra le diverse varietà e cultivar attuali. Il risultato è un tipo di carta d’identità genomica per le diverse varietà, con un alto valore scientifico, legale e commerciale.
  • Obbiettivo 4: conservazione ex situ di sementi di qualità, da rendere disponibili almeno potenzialmente per scambi tra agricoltori (secondo anno di progetto), presso la Banca del germoplasma dell’Università di Pavia
  • Obiettivo 5: creazione di una collezione ex situ in vivo di ecotipi locali di patata di montagna ben caratterizzati dal punto di vista morfologico e possibilmente genetico, anche rispetto alle moderne cultivar
  • Obbiettivo 6: rigenerazione delle collezioni e moltiplicazione delle sementi presso l’Orto Botanico dell’Università di Pavia, i partner e le aziende agricole coinvolte
  • Obbiettivo 7: informazione e disseminazione per favorire il trasferimento delle informazioni al mondo agricolo e diffusione delle conoscenze, collaborando con le aziende agricole interessate, anche contribuendo allo sviluppo di un network con agricoltori per la diffusione e valorizzazione delle risorse genetiche tradizionali lombarde, utilizzando a fini divulgativi i quattro Orti Botanici lombardi (Bergamo, Milano Brera, Milano Città Studi, Pavia) afferenti ai 3 partner di progetto istituzionali. L’Orto Botanico di Brera, un museo riconosciuto, nel centro di Milano e più di 200.000 visitatori nel 2019, dedicherà un parte dell’Orto a un mostra di antiche varietà della Lombardia e loro caratterizzazione genetica mediante WGS.

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